bollettino olivi 080520
FASE FENOLOGICA
le temperature elevate di questi ultimi giorni hanno creato
le condizioni di un’accelerazione vegetativa, che ha portato allo sviluppo completo delle mignole, solo nelle aree meno esposte la fase è di distensione
dell’infiorescenza.
STATO FISIOLOGICO E SITUAZIONE IDRICA OLIVO
Ancora non sono arrivate le attese piogge primaverili, ad ogni modo negli oliveti permane un buono stato generale e le piante si stanno preparando alla
fioritura.
Ritorniamo ancora sull’argomento dello stato nutrizionale degli olivi, peraltro
già trattato nel Periodico della settima scorsa, il numero 17/2020, perché si
sono riscontrati in più impianti olivicoli delle carenza di macro e micro elementi, che potrebbero causare perdite di produzione.
Probabilmente, come abbiamo già esaminato in precedenti avvisi, contribuisce la siccità dei terreni e limitare il movimento degli elementi fertilizzanti nel
terreno, che sono molto legati alla presenza di acqua,, in questi casi è pensabile intervenire con degli apporti di concimi fogliari, che sono ancora attuabili
per i prossimi 7/10 giorni, ossia prima della fioritura e dopo l’allegagione. Per
quanto riguarda l’apporto di azoto sono disponibili sul mercato fertilizzanti fogliari che fungono da stimolatori delle piante e che contengono azoto organico a lenta cessione, meglio se è presente anche il boro, che offre il vantaggio
di migliorare l’allegagione. Mediamente le dosi d’utilizzo per questi biostimolanti sono di 200 g/hl, e biostimolanti e sono efficaci nel momento della fioritura all’allegagione.
Non è da dimentica che nella fase che va dall’allegagione alla maturazione
dell’olivo è importante il Fosforo, che è il costituente principale delle membrane cellulari, solitamente è questo un elemento abbastanza presente nel terreno, ma può diventare poco disponibile per la pianta, perciò necessita di una
integrazione particolarmente dall’ingrossamento del frutto alla maturazione.
SITUAZIONE FITOSANITARIA
Tignola dell’olivo (Prays oleae): dal monitoraggio settimanale si è rilevato
che è aumentata la popolazione, non sono però necessari interventi a contrasto. nei punti di monitoraggio non si sono avute mediamente 2 catture.
Mosca dell’olivo, Bactrocera oleae: anche per la Mosca dell’olivo i controlli
settimanali hanno evidenziato un aumento delle catture d’adulti maschi, segnale che la dinamica della popolazione è molto attiva.
Cotonello dell’olivo (Euphyllura olivina): si è rilevato e sono giunte numerosissime segnalazioni di un’abbondante presenza di questo insetto su germogli e infiorescenze, le femmine ovidepongono nelle gemme, nei piccioli delle
foglie e nelle piccole mignole. La vegetazione su cui si manifesta l’attacco è
ricoperta dalle secrezioni dell’insetto sulle quali si possono sviluppare i funghi
della fumaggine. I danni, normalmente, sono contenuti ma monitoriamo lo
stesso la sua presenza nel periodo della fioritura e dell’allegagione per valutare la gravità d’infestazione, anche perché l’insetto sottrae linfa alle piante
d’olivo. Bisogna anche segnalare che questo insetto è facile preda di altri insetti, suoi predatori naturali, come i Crisopidi e i Sirfidi, tra l’altro quest’anno se ne è rilevata una buona presenza.
Cocciniglia mezzo grano di pepe (Saissetia oleae): al momento risultano
schiuse circa il 20% delle uova perciò non vi è la necessità di un intervento
fitosanitario.
Cimice asiatica (Halyomorpha halys): in questa settimana il livello di catture
di adulti della generazione svernante è aumentata. Al momento non sono segnalate ovature, che arriveranno nelle prossime due settimane.
Parassiti fungini o Crittogame
Sinora non si segnalano infezioni da patogeni fungino, considerata la limitata
umidità, solo in qualche oliveto si segnala la presenza di Occhio di pavone.
Probabilmente nella settimana prossima, con l’arrivo delle precipitazioni, si
potrebbero verificare le possibilità di uno sviluppo del fungo. In effetti l’acqua
piovana favorisce il distacco e la disseminazione dei conidi, che, in con una
prolungata bagnata fogliare, germinano sulla superficie fogliare, anche perché le temperature oramai rientrano nei valori favorevoli alla sua riproduzione.
Attenzione però, nei casi dove vi è una necessità d’intervento, non va utilizzato il rame, perché siamo vicini alla fioritura, sarà così necessario rivolgersi a
prodotti a base di Dodina, che ha effetto sia curativo e sia preventivo, particolarmente per la settimana prossima che sono previste delle precipitazioni.
EVENTI GRANDIGENI
Considerate con la settimana prossima potremo avere degli eventi grandinigeni è necessario, entro 24 ore dopo l’evento, intervenire con prodotti a base
Dodina, per favorire la disinfezione e la cicatrizzazione dei tessuti.
Anche con eventi temporaleschi intensi, magari accompagnati da forti raffiche
di vento, che potrebbero causare abrasioni per sfregamento, va attuata una
disinfezione nel medesimo modo a base Dodina.
cordiali saluti