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INFO OLIVI 270320

Periodo di potature e ripresa vegetativa con allungamento dei germogli.
Dopo la potatura:
Per contrastare la presenza di parassiti fungini, va eseguito un
trattamento con prodotti rameici, utilizzando solfati, ossicloruri o
poltiglia Bordolese, unendo pure dello zolfo.

CANCRI RAMEALI:
Si nota anche in questi giorni in alcune aree la presenza di Cancri rameali (fessurazioni su rami longitudinali con necrosi del ramo stesso).
Indirizzi di difesa: utilizzo di prodotti rameici: eseguire 4 trattamenti consecutivi, rispettando i tempi esposti in etichetta tra un
trattamento e l’altro; dopo il primo trattamento eseguire una concimazione con gluconato di rame al fine di stimolare la pianta a produrre fitoalessine, che sono composti antimicrobici non presenti nella pianta se è in buone condizioni vegetative.
Approfondimenti:
L’occasione è favorevole per ritornare sull’argomento dopo aver gia’ parlato anche in precedenza sui Cancri rameali e Consorzi fungini.
Per la Patologia vegetale le malattie del legno dell’olivo hanno rappresentato fino a qualche anno fa un settore poco sviluppato per la mancanza di casi segnati, magari esistevano, ma avevano poco significato.
L’interesse è nato circa nove anni fa e ha prodotto non pochi danni alla nostra olivicoltura.
Le conoscenze scientifiche sull’argomento non hanno ancora prodotto significativi risultati, mentre si è sviluppata un’attenzione tecnica di campagna, in cui intravvede un vero crogiuolo in cui si mescolano specie fungine diverse, che sono state chiamate “Consorzi fungini” o “Parassiti fungini emergenti”.
In effetti, attente osservazioni delle alterazioni, e della loro sintomatologia, indicano una costante associazione di funghi, appartenenti a
specie e generi diversi, peraltro già noti in letteratura, quali agenti
eziologici di avversità dell’olivo.
In particolare, i sintomi riscontrati sono riferibili:
1) disseccamenti rameali, talora accompagnati da defogliazione,
cancri superficiali ed imbrunimenti xilematici a Verticillium dahliae e, talvolta, Phoma spp.;
2) affastellamento della vegetazione, accorciamento degli internodi e microfillia a Phoma spp. e Rhizoctonia spp.;
3) cancri rameali e cascola olive tra i generi più frequentemente
individuati si sono intravviste le Botryosphaeria, funghi cui appartengono diverse specie e, di queste, sono ancora poche le informazioni, ma, sicuramente, le condizioni climatiche quali l’umidità sembra essere significativa e preponderante per l’andamento del processo infettivo e nella sua diffusione, peraltro il Servizio Fitosanitario della Regione Veneto, tramite l’Università di Padova, ha avviato specifici studi relativi tendenti sia all’identificazione a livello specifico dei funghi isolati, che all’accertamento della loro patogenicità.
IL METEO:
Come previsto la settimana è iniziata con una rottura del tempo,
quindi è arrivato il vento forte tra Martedì 24 e Mercoledì 25 marzo
e, con questo, il nucleo freddo nel suo transito da Est verso Ovest,
ha dato origine alla sensibile diminuzione delle temperature medie
giornaliere.
Nelle prime ore di Martedì 24 abbiamo visto anche un po’ di brina, con temperature minime dai -1,5 ai -2,5 che agli olivi non ha provocato danni. Giovedì 26, poi, in alcune vallate si è vista la neve. L’incertezza del tempo rimarrà sino a Domenica, tuttavia un nuovo impulso d’aria fredda è previsto arrivare per Lunedì 30.

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